Il libro interpreta la psiche umana quale parte di un ordine naturale più ampio in cui gli archetipi, fino a poco tempo fa considerati modelli solo psichici, sottendono anche le leggi naturali. Il saggio confronta diversi campi della ricerca umana: psicologia, biologia, fisica, principi dell'auto-organizzazione suggerendo che le apparenti distinzioni umane siano incluse all'interno di una dimensione più ampia di significato. Quest'affascinante ottica porta alla riscoperta di ciò che i mistici, gli alchimisti e i poeti hanno saputo per secoli: dell'esistenza di un unus mundus. La capacità di entrare in rapporto con l'archetipico ha un alto valore trasformativo e permette di schierarsi con il proprio destino, il che rappresenta quanto ci sia di più creativo nella vita di un uomo. Il non farlo provoca infelicità, personali e collettive. Il volume mostra come operare tali ricongiungimenti e come, prendendo coscienza dei modelli e dei campi, ci si possa impegnare in modo più significativo nella realtà archetipica e spirituale soggiacente. L'aumento della capacità di costruire un ordine interiore mette l'uomo in condizione di aumentare esponenzialmente anche la capacità collettiva di cambiare.