Arpocrate regna non soltanto sull'asciuttezza stilistica dell'operetta che la Biblioteca Ermetica qui presenta, ma anche sulla figura dell'autore, Huginus à Barmâ, la cui dimensione storica, ricoperta in modo alchemicamente usuale dall'evidente pseudonimo, fu e resta velata. Pallide notizie offre il Ferguson, scarse le citazioni tra i contemporanei (Fulcanelli, Alleau) e altre ricerche, come quella compiuta anni fa dall'editrice Arché, rimangono allo stadio della buona volontà filologica. Il piccolo trattato con il titolo di Saturnia Regna in aurea saecula conversa fu pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1657.(...)