William Gaddis
William Gaddis, scrittore statunitense. Figlio di William Thomas Gaddis, che lavorava "a Wall Street e in politica", e di Edith Gaddis, dirigente della New York Steam Corporation, il piccolo William andò a vivere con la madre l'indomani del divorzio dei suoi genitori, avvenuto quando egli aveva tre anni. Il bimbo e la donna si trasferirono a Massapequa, Long Island. A cinque anni viene iscritto alla Merricourt Boarding School a Berlin, nel Connecticut. Continua a studiare nella scuola privata fino a tredici anni, in seguito torna a Long Island per conseguire il diploma alla Farmingdale High School nel 1941. L'iscrizione ad Harvard data allo stesso anno. In quel periodo comincia a collaborare con la rivista satirica Harvard Lampoon, della quale fra l'altro diverrà direttore, ma gli viene imposto di lasciare il college nel 1944, probabilmente a causa di una rissa in stato di ubriachezza. Lavora come fact checker (verificatore dell'attendibilità delle notizie) per il The New Yorker per due anni, quindi trascorre cinque anni in viaggio fra America centrale, Caraibi, Nord Africa e Francia, ritornando negli Stati Uniti solo nel 1951. La sua opera prima è un romanzo sperimentale, intitolato Le perizie (The recognitions, 1955). Provocatorio atto di denuncia che punta l'indice contro le manipolazioni del reale. I suoi personaggi sono quasi tutti impostori o utopisti, il tema della falsificazione è un sotterraneo controcanto che accompagna tutta la sua opera. JR, che viene ricordato come il suo exploit più riuscito, è del 1976. "Potente e complessa narrazione polifonica" vede al centro della vicenda narrata un giovane, il cui soprannome dà il titolo al romanzo, fare fortuna economica usando posta e telefono. In Gaddis, la perdita di senso che è propria del sistema capitalistico avanzato si accompagna sempre a una destrutturazione del linguaggio. Nel 1985 esce Gotico americano, ancora una volta incentrato sul potere che deriva dal denaro. In vita, l'autore non è stato particolarmente fortunato a livello di successo, ma negli ultimi tempi è oggetto di una vera e propria rivalutazione critica.
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