Si inizia così: con gioco e movimento. Si continua con lo sport. Ad attraversare il tutto, la vita nella sua principale rappresentazione, evidente ed indubitabile: il corpo, anche perché, ormai, il dualismo corpo/mente non regge più. Materialisti, cartesiani, fiscalisti e compagnia, le hanno prese di santa ragione. La persona è unità di corpo-anima-spirito. Ma la persona si può indagare con diverse lenti. Ce ne sono, infatti, in giro molte. Queste pagine, piacevoli e profonde, godibili e preziose, una scelta la fanno, evidente sin dall’inizio. E la mantengono. Scelgono d’indossare le lenti dell’antropologia cristiana (ammettendo subito, però, i limiti conoscitivi e di intelligenza) e provano a guardare. Propongono un’osservazione, anzi avanzano una descrizione. Sperando di educare. Educare attraverso lo sport: questo è l’interesse, lo dicono in molti, dai presidenti federali ai parroci e direttori di oratorio. Lo sport, però, come suggerisce questo volume, è strumento delicato e vigoroso: va padroneggiato, immaginato, progettato, amato e conosciuto. ...