Questo libro parla di comunicazione e giornalismo, ma non parla ai giornalisti. I suoi primi destinatari sono gli uomini e le donne delle associazioni del volontariato, del terzo settore, del non-profit: di quel mondo così eterogeneo che ancora non condivide una definizione univoca. L'autrice, che ne fa parte da anni, lo ha studiato nella sue lente evoluzioni, e con non poche difficoltà getta uno sguardo d'insieme su queste realtà. " Il vero motivo per cui il volontariato deve comunicare è che il mondo può essere cambiato, e che ciascuno deve fare, in questo, la sua parte. Il volontariato moderno è nato dal basso, dall'iniziativa dei cittadini che si organizzano per rispondere a un bisogno. La comunicazione sembrava un lusso che il volontariato non si poteva permettere, per scelta etica prima che per necessità economica. Ma che volontariato è il volontariato che non comunica?"
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