Il nuovo libro di
Consiglio e
Siani esamina la realtà della caccia, nella sua complessità .
Siani ci accompagna in un viaggio dal Paleolitico all’inzio della storia e
Consiglio ci accompagna in un ulteriore viaggio dai Romani all'epoca attuale, offrendo una disamina chiara e sintetica dell’evoluzione del diritto di caccia fino ai giorni nostri e l’anomalia della caccia in Italia nel panorama mondiale. Gli autori, in un’ottica strettamente scientifica, discutono e demoliscono le teorie che vorrebbero un’utilità della caccia,anzi demolisccono anche le teorie che ammettono la compatibilità della caccia con la conservazione della natura ed illustra i vari effetti secondari della caccia tra cui la realtà del disturbo venatorio, degli inutili ripopolamenti e degli animali feriti e braccati, nonché l’assurdità delle stagioni venatorie e delle specie cacciabili scelte con criteri politici e non scientifici. Scritto con agilità e raro dono di sintesi è un testo scientifico che offre tutti i dati necessari e utili per la comprensione e la valutazione del fenomeno caccia ,sia al lettore comune che si vuole ben documentare sul problema, sia agli addetti ai lavori e legislatori della materia. Alla fine non ci si potrà esimere dalla domanda che sorge spontanea:
ma a che serve la caccia?