Piccolo capolavoro di non-dualità, fino ad oggi sconosciuto in Italia, scritto dall’americana Gangaji, allieva diretta di Sri Poonja, a sua volta allievo del grande Sri Ramana Maharshi. “Non ci vengono date pratiche o rituali da svolgere – a meno che uno non consideri l’indagine stessa una pratica – ma nemmeno tali pratiche ci vengono precluse. Fondamentalmente, il libro mette in discussione quello che crediamo di essere. Chi siamo non è separato da Dio, dall’Amore, dalla Verità, dalla Libertà, dalla Pace, dal Silenzio o qualunque altro nome gli diamo.”

Gangaji, insegnante americana discepola di Sri Poonja, ha ricevuto dal suo maestro l'invito a diffondere l'insegnamento del Vedanta nel mondo occidentale. Facendo suo il messaggio centrale di Poonja, invita i ricercatori spirituali a realizzare la propria vera natura rimanendo immobili in mezzo al turbine dei pensieri, delle emozioni e delle circostanze esterne. Lì, al centro del proprio essere, nucleo di tutto il manifesto, si realizza Quello che siamo realmente, al di là del nome e della forma e di tutti i condizionamenti. Il metodo essenziale di Ramana Maharshi, l'indagine del sè dell'advaita vedanta, fu a suo tempo compreso e raccolto da Papaji e poi fu ritrasmesso all'autrice di questo grande libro. Tramite le parole di Gangaji, questa antichissima tradizione vedica si diffonde in Occidente in forma cristallina e comprensibile ad ogni essere umano che cerca la pace e la libertà interiore a prescindere dalla sua cultura, lingua o religione.

"Ho scoperto che è impossibile trovare la felicità", ci dice Gangaji, l'autrice di questo libro, "fin quando continuiamo a cercarla da qualche parte fuori di noi, dimentichi che essa fa parte della parte più vera del nostro essere". Il diamante nascosto ci aiuta a dare una risposta alle domande che sorgono spontaneamente dentro di noi man mano che procediamo lungo il ripido sentiero della crescita spirituale. Come una gemma preziosa, questo libro taglia ed elimina tutto ciò che è falso ed illumina ciò che è vero, stimolando le facoltà intuitive di chi lo legge.