A raggiungere una estrema tensione nei secoli VII-VIII in India sono state due scuole: quella che predica il raggiungimento dell’illuminazione attraverso un metodo graduale e quella che predica «l’esperienza improvvisa». A quest’ultima scuola, a cui si ispirerà, in Cina, il Buddhismo Zen, si riconduce il Vijnanabhairava, testo sacro mai prima tradotto in italiano, che presenta in centododici stanze altrettante possibilità della «via abbreviata». Leggerlo, e sciogliere a poco a poco i suoi enigmi, sarà un’occasione per capire nei suoi termini originari una delle dottrine esoteriche su cui spesso gravano i più vari equivoci: il Tantrismo, con la sua metafisica dell’unione sessuale...