Conosce la differenza tra un pino e un abete o tra un daino e un capriolo? Provate a porre queste domande ad una persona di cultura. Nella maggior parte dei casi vi confesserà, con divertita noncuranza, che per lui piante ed animali selvatici sono oggetti sconosciuti. Insomma, persone di media cultura, che si vergognerebbero di non saper citare a memoria i titoli di almeno tre opere di Shakespeare e di non conoscere Teofilo Folengo o Virginia Wolf, sono, nel nostro paese, autorizzati a non saper nulla del mpndo della natura, un campo così importante per la sopravvivenza stessa dell'uomo come specie. E così, nelle scuole, i corsi di educazione ambientale, invece di fornire un lessico e dei dati sulla vegetazione e la fauna, i boschi e i corsi d'acqua, si limitano a trattare i problemi dell'inquinamento, certo interessanti ma non facilmente comprensibili se non si possiede almeno una base di conoscenza naturalistica...