L'autrice, tra le più sensibili e colte della koinè religiosa che si estendeva da Gibilterra all'India prima dei Greci e dei Romani, attraverso una serie di saggi che spaziano dalla Teogonia esiodea alle saghe celtiche della maga Morgana, ci restituisce "il perenne fascino emanato dalla grande dea mediterranea, della potnia, che nutre tutti quanti gli esseri presenti sulla terra e delle sue infinite manifestazioni femminee, esperte di arti magiche e salutari, con cui danno morte e vita, infermità e salute nel vasto regno della natura.