Un racconto autobiografico. Una scrittura secca, essenziale, stringata, caratterizza l'andare e venire, dal presente al passato. L'autrice, che vive a Milano, descrive la sua vittoria su anoressia e varie fobie, di cui ancora sono vittime molte donne nel terzo millennio. Solo un affetto profondo e la nascita di una figlia riescono a dissolvere queste ossessioni.