L’acqua è considerata ormai l’“oro blu” del terzo millennio, capace di scatenare conflitti come già accade per il petrolio. Non è infinita, e se quasi un miliardo di persone non ne ha a sufficienza per soddisfare le necessità primarie, nei paesi dell’Occidente sviluppato spesso la si spreca con grande indifferenza. La tesi di questo libro è che sia invece possibile ridurre notevolmente i consumi idrici domestici e l’inquinamento da essi provocato senza per questo rinunciare ai livelli di comfort cui siamo da tempo abituati. Per farlo è però necessario innescare una piccola “rivoluzione” che, prima che tecnica e politica, è culturale. Chi ha detto che per scaricare un WC si debba usare acqua potabile? E perché abbiamo abbandonato la pratica di accumulare e riutilizzare le acque piovane? Nuvole e sciacquoni analizza le strategie che sono state adottate nei secoli per la gestione domestica e urbana dell’acqua, e spiega come oggi è possibile usarla in modo più intelligente.