Caterina, stagista universitaria in una tivù locale, ha ventidue anni. Da precaria fa conoscenza del mondo del lavoro. Da “santa”, s’innamora e subisce le angherie del suo capo. Questo poco sa di lei Mimmo, figlio di un camorrista e aspirante giornalista, collaboratore sottopagato di un piccolo quotidiano. Eppure queste informazioni si rivelano una buona traccia nel momento in cui Caterina scompare e di lei rimane solo un blog. Per ritrovarla, Mimmo si affiderà alla sorte, affrontando discariche dell’emergenza rifiuti in Campania e partite dei mondiali, macerie del terremoto e palazzoni, campi di pomodori, marocchini e croci solitarie, ritrovandosi faccia a faccia con le sue stesse radici. Santa Precaria racconta un sud inedito, lontano dagli stereotipi da cartolina e dalla cronaca nera, per tutti quelli che non sanno più a che santo votarsi.