La prima violenza che destabilizza la nascita della vita nella nostra cultura è l'interruzione traumatica del rapporto madre-bambino sin dai primissimi istanti di vita. La separazione violenta del neonato dalla madre, imposta dalle moderne tecniche ospedaliere di gestione del parto, viene poi ripetuta spesso orgogliosamente nel corso della vita neo-natale. In realtà queste traumatiche privazioni infantili spesso costituiscono le premesse per la formazione di individui ansiosi, sradicati, aggressivi. A partire da un’originale esperienza di condivisione con una tribù di indios venezuelani, l'autrice rilegge in queste pagine il nostro contraddittorio rapporto con il bambino, speso devastante perchè privo delle più spontanee esperienze di continuum come la posizione dell'in-braccio, l'allattamento al seno, ecc...