Di fronte alla violenza consumata all’angolo di casa e di fronte al massacro di popoli interi ci si domanda: “Come è possibile che le persone, e sono tante, che dicono di aborrire guerra e violenza, non si muovano, non si organizzino, e non cerchino di rovesciare questo stato di cose per dar vita a un mondo realmente civile e umano?”. La risposta che più frequentemente viene data è quella della cosiddetta aggressività innata dell’uomo. Oggi sta prendendo piede una teoria diversa che vede, invece, come una delle principali cause di questi comportamenti, la passività dell’uomo rispetto al potere, la sua obbedienza acritica ai comandi ricevuti, la sua mancanza di coraggio ad andare controcorrente e mettere in discussione i “dogmi” del gruppo di cui fa parte. Questo libro si propone proprio di insegnarci come riacquistare il potere che la società tende a toglierci, superando la sensazione di impotenza, per diventare veramente “attivi per la pace”.