Il testo offre una nuova prospettiva alla connessione tra articolazione verbale e non verbale nel setting terapeutico. Accanto a un ricco panorama teorico del percorso attraverso cui la psicoanalisi ha dato sempre maggiore rilievo alla dimensione corporea del Sé, l'autrice fornisce un possibile modello di interazione con le discipline del movimento: in particolare la Laban Movement Analysis, che codificando il repertorio delle unità motorie fornisce un lessico delle forme e delle emozioni.