Frutto finale dell’eclettismo dell’Autore, intrisa di influenze ebraiche, da Zohar a Sefer Yetzirah, di cui Postel fu peraltro il primo traduttore in lingua latina, l’opera riassume quella che Rita Cugola definisce nell’interessantissima prefazione la «filosofia dell’irrazionale, vibrante di sostanziale misticismo occulto».