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Rithy Panh
Rithy Panh nasce nel 1964 a Phnom Penh, in Cambogia. Dal 1975 è prigioniero nei campi di riabilitazione dei khmer rossi. Nel 1979, appena quindicenne, riesce a fuggire in Thailandia. L’anno successivo si trasferisce a Parigi. Nel 1985 si iscrive all’Institut des hautes études cinématographiques (Idhec) e firma il suo primo documentario nel 1989, Site II. Da allora Rithy Panh non ha smesso di lavorare contro l’amnesia del suo paese mostrando la tragedia cambogiana e le sue conseguenze – tra il 1975 e il 1978 il regime di Pol Pot ha fatto più di due milioni di morti. Tra i suoi documentari si ricordano S21, La macchina di morte dei Khmer rossi (Feltrinelli “Real Cinema”, 2007) e The missing Picture, con il quale ha vinto il premio della sezione “Un Certain Regard” al festival di Cannes nel 2013. L’eliminazione (con Christophe Bataille; Feltrinelli, 2014) è stato pubblicato in Francia da Grasset e può essere considerato l’autobiografia di Rithy Panh. Il libro ha ottenuto in Francia il Gran Prix des Lectrices d’Elle, il Grand Prix Joseph Kessel, il Grand Prix sgdl de l’Essai, il Prix Essai France Télévision e il Prix Aujourd’hui, Prix “Livre et droits de l’Homme”. Attualmente è professore a La Femis di Parigi.
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S 21 la Macchina di Morte dei Khmer Rossi
Cambogia dentro lo sterminio. - DVD + libro
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€ 14.90
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
DVD + libro. Rithy Panh è il regista del documentario che, sopravvissuto al genocidio e alla detenzione, ritorna tra le mura di quello che fu il più grande centro di prigionia durante il regime dei Khmer rossi. “È impossibile distruggere totalmente gli uomini, perché restano le loro parole.” Nath, sopravvissuto al genocidio e protagonista di S-21. Non tutti hanno voglia di ricordare cosa successe in Cambogia tra il ’75 e il ’79 durante il regime comunista di Pol Pot. L’inizio di S-21 La macchina di morte dei Khmer Rossi ce lo fa capire in una manciata di secondi: due milioni di morti, su sei milioni di abitanti. Bastava portare gli occhiali o conoscere una lingua straniera per finire in carcere ed essere torturato e ammazzato. Rithy Panh, regista del documentario e sopravvissuto al genocidio e alla detenzione, torna tra le mura di quello che fu il più grande centro di prigionia durante il regime dei Khmer rossi. I sopravvissuti, tre su diciassettemila, e le loro guardie, all’epoca ragazzini tra i quattordici e i vent’anni che si trovarono a incarcerare, torturare e uccidere le loro famiglie, per la prima volta si ritrovano. Ricordano e ci mostrano com’era la non-vita nel centro. Le domande del regista, vere domande che vogliono capire e mai giudicare, ci guidano in questo viaggio della memoria negata per cercare di dare voce a quello che è stato un vero e proprio genocidio mai venuto alla luce.
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di:
Rithy Panh
Feltrinelli
ISBN: 978-88-07-74030-5
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Pag. DVD 90 minuti Formato: 14,5 x 21 cm. Anno: 2007
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