Edith Stein, ebrea, a trent’anni si converte al cattolicesimo, è filosofa, insegnante, infermiera volontaria nella Croce Rossa durante la prima guerra mondiale, entra nel Carmelo con il nome di suor Teresa Benedetta della Croce, è martire ad Auschwitz nel 1942, e nel 1998 viene proclamata santa da Giovanni Paolo II. Al centro il concetto di empatia, cui Stein ha dedicato la sua speculazione filosofica dopo l’abbandono della fenomenologia del suo maestro Edmund Husserl e in generale della filosofia teoretica, a favore di una pedagogia dell’amore umano, come livello preparatorio ai livelli assoluti di amore che portano alla fusione divina. L’empatia è la forma della conoscenza propria della relazione, è la percezione intima del vissuto dell’altro, un co-sentire, il farsi carico delle sue emozioni e delle sue sofferenze. Educare all’empatia significa quindi educare alla comprensione profonda, al rispetto, alla fiducia, alla pace, alla donazione di sé.