La prima ed unica biografia di Lucio Battisti attinta dalle voci dei suoi amici più intimi, dei collaboratori più assidui, delle persone che per oltre trent’anni gli sono state veramente vicine. È la storia di un’anima da cui sgorgavano indimenticabili melodie che tenacemente rifiutò di trasformarsi in un idolo popolare. Una storia da leggersi come un romanzo che contiene molte rivelazioni su verità finora trascurate eppure emblematiche. E non è solo di storia musicale che si parla, bensì di storia tout court del nostro Paese. “È un racconto, in parole e suoni degli ultimi quarant’anni di musica: un racconto disordinato, esagerato, magmatico, non coerente, obliquo (ubiquo), con qualche paletto storico per provare ad essere ‘oggettivi’ ma anche e soprattutto idee fuori schema, divagazioni, note, starnuti, folgorazioni. Si parla di musica, almeno quello!, ma non soltanto; si parla di vita, oh sì!, e visto l’arco temporale potrebbe essere la mia, anche se non solo. Questo per dire che c’è molto di personale nelle pagine che seguono, che la postazione non è ‘neutrale’ né il tono ‘distaccato’ [...] Non sono l’unico ad aver vissuto così intensamente la musica degli ultimi quarant’anni e presumo che buona parte dei lettori di queste pagine sia complice di una tale macchinazione”. (Dall’introduzione dell’autore)