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Antonio Guerci, Stefania Consigliere
Prof. Antonio Guerci, laureato in Scienze biologiche, è professore ordinario di Antropologia dal 1986. Attualmente insegna Antropologia e Antropologia medica nelle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Genova. E' stato nominato Professore onorario dell'Università di Lima, è Membro onorario della Società di Medicina Tradizionale Andina di Cuzco, Expert Adviser presso la Chinese University di Hong Kong per il Programma Medicine Tradizionali.
Stefania Consigliere è ricercatore in antropologia presso l’Università di Genova, dove insegna “Antropologia dei sistemi di conoscenza”. È consulente scientifico del Centro Mamre di Torino e vicepresidente di ALA - Associazione Ligure di Antropologia. È autrice di oltre un centinaio di pubblicazioni, fra cui Sul piacere e sul dolore. Sintomi della mancanza di felicità (DeriveApprodi, 2004).
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Il vecchio allo specchio
percezioni e rappresentazioni della vecchiaia
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€ 25.00
€ 23.75
(-5%)
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Un complesso fenomeno che necessariamente interessa tutti noi è l'invecchiamento. La biologia e la cultura s'intrecciano in esso in modo indissolubile e la cui epidemiologia dev'essere messa in relazione non solo al processo biologico di senescenza, ma anche all'andamento demografico, allo stile di vita, alla funzionalità, alla situazione sociale, economica e culturale in cui gli anziani vivono. Le virgolette sul verbo "curare" segnalano, in primo luogo, che la vecchiaia non è una malattia e che la cura della vecchiaia non è la guarigione della vecchiaia. Da ciò segue la necessità dell'elaborazione di nuovi concetti e nuove strategie nella pratica medica, di cui questo volume rende conto.
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Vivere la vecchiaia
l'Occidente e la modernizzazione
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€ 25.00
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(-5%)
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Dalla biomedicina all'alimentazione, dalla tecnologia quotidiana alla gestione pubblica, oggetto di questo volume sono le soluzioni per la terza età che, negli interstizi così come nel fronte d'onda della modernità, vengono continuamente riscoperte o inventare. L'idea di "modernizzazione" implica di solito una visione della cultura occidentale come monolite egualmente condiviso da tutti i cittadini: un insieme di pratiche, nozioni, tecniche e stili di vita su cui tutti, grosso modo, si trovano d'accordo. In realtà, la situazione è ben più complessa:entro i confini dell'Occidente convivono - e talora si scontrano - istanze premoderne eterogenee; istanze che leggono e vivono in odo differente la modernità; e istanze già largamente proiettate verso un modello ulteriore (quello "postmoderno", forse). Questa frammentazione è particolarmente visibile nella fascai anziana della popolazione.
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