L'I:Ching è considerato la più antica testimonianza della letteratura cinese. In un antico testo si legge che il magistrato incaricato della sovrintendenza alle pratiche divinatorie aveva, tra le sue attribuzioni, il controllo delle regole fissate in tre libri chiamati Dei Mutamenti. Mentre dei primi due di tali libri non è rimasta traccia, il terzo, intitolato Tciõn I (Mutamenti del moto circolare) è giunto fino a noi come Il Libro dei Mutamenti, o I:Ching, forma divinatoria che si estende a tutte le realtà e abbraccia nella sua orbita tutte le situazioni. L'I:Ching è un'opera divinatoria, perché questa è la sua stesura, in questo modo lo si consulta e in questo senso è spiegata e commentata.