Come entrare in contatto con gli spiriti olimpici e soprattutto come ottenere ciò che si desidera nel modo più fruttuoso, sono le domande principali cui questo manoscritto, composto nel Settecento ma di origini molto più antiche, cerca di rispondere. Dalle sue pagine emerge la voce di una tradizione millenaria, documento originale di una visione del mondo misteriosa e magica.

Lo stile dei due scritti testimonia, in pieno Settecento, la sopravvivenza di uan tradizione esoterica di tipo ermetico e magico, in forte contrasto con l’immagine di razionalismo radicale solitamente associata all’Illuminismo.

Questo Trattatello composto nel Settecento e finora inedito mostra come, nonostante l’affermarsi progressivo della cultura illuminista, le forze del cosmo e della natura fossero ancora sentire da molti come un mistero imperscrutabile. Il trattato stesso, la cui stesura originale risale alla cultura araba medievale, è un punto d’incontro di diverse tradizioni baste su una concezione del mondo fondato sull’armonia tra micro e macrocosmo.