Questo saggio vuole offrire una disamina storico-critica della relazione terapeutica, anche alla luce dell’affermarsi del consenso informato, al fine di tratteggiare quelle nuove dimensioni del rapporto medico-paziente che si candidano a definire nel prossimo futuro i profili comportamentali e, in generale, su una dimensione etico-filosofica, il nucleo stesso della missione della sanità. Si tratta di una relazione profonda, che taglia trasversalmente l’intero universo della sanità, con un impatto particolarmente rilevante in alcune tipiche situazioni cliniche: in ambito psichiatrico, nel campo della cura e della riabilitazione dell’handicap, in pediatria, nelle fasi terminali di una malattia incurabile.