Le notizie sui rischi dell'alimentazione sono, da qualche anno, all'ordine del giorno. La crisi della mucca pazza ne rappresenta la vicenda più clamorosa ma in realtà è l'intera industria alimentare a essere malata. Centri d'acquisto, sistema dei trasporti, catena del freddo: sono troppi i punti deboli delle reti produttive e distributive perché non avvengano incidenti. Da questa intrinseca fragilità hanno origine le intossicazioni alimentari. Polli alla diossina, carne agli ormoni, listeria (che rende pericoloso cibarsi di formaggio oltre che di carne e di salumi): sono casi che si registrano da parecchi anni, non solo in Francia, in Inghilterra o in Europa. Sono la conseguenza di un impianto economico e politico globale che coinvolge soggetti diversi (industrie della produzione e della trasformazione, distributori, istituzioni, veterinari, sindacati di categoria). Dall'indagine documentatissima di Jean-Claude Jaillette emergono le inerzie delle istituzioni politiche e le responsabilità delle grandi multinazionali dell'alimentazione che controllano la produzione delle farine per animali e degli organismi geneticamente modificati.