Nel 1909 veniva scoperta a Pompei una domus patrizia suburbana risalente al II° secolo a.C. Lo scavo degli archeologi portò alla luce una grande sala di sette metri per cinque riccamente affrescata, le cui enigmatiche pitture meravigliarono il mondo intero. Quello straordinario ciclo pittorico, comprendente ventotto figure a grandezza naturale, fece subito capire che il grande ambiente sulle cui pareti era stato così mirabilmente realizzato doveva essere una sala destinata alle iniziazioni di uno dei vari culti misterici diffusi all’epoca a Pompei come nel resto dell’Impero Romano. Quella domus, che proprio da tali affreschi prese il nome evocativo di Villa dei Misteri, è ancora oggi una delle più celebri e visitate di Pompei.