I Jivaro sono conosciuti come cannibali ma sono anche un antico popolo dotato di uno straordinario sciamanismo e di conoscenze farmacologiche speciali. Il resoconto diretto, sul campo, di un antropologo spagnolo. Attraverso l'uso cerimoniale di una droga l'ayanuasca, ed altre "piante maestro" gli sciamani jivaro raggiungono visioni estatiche in base alle quali strutturano la propria concezione dell'universo e trovano le risposte ai problemi dell'esistenza. L'antropologo stesso viene iniziato alla pratica della "liana divina", apprende i metodi per la sua preparazione, ne prova gli effetti su di sè, sotto la guida di un esperto sciamano. Questa esperienza, lontano dall'essere un viaggio gratificante verso un paradiso artificiale, si concretizzerà per lui in una discesa agli inferi, in un allucinante percorso di dolore, al cui termine può solo intravedere lo splendore di una illuminazione.