Tante persone, sul lavoro o nella sfera privata, vivono sotto l'influenza schiacciante di qualcuno, magari senza esserne pienamente consapevoli. Però manifestano sintomi ricorrenti: ansia, paure, sensi di inadeguatezza, somatizzazioni, insicurezza. Spesso danno la colpa alla propria «eccessiva» emotività e sensibilità, mentre in realtà il responsabile è quella persona tossica e manipolatrice che ha preso il controllo della loro vita. Può essere il partner, un familiare, un amico, un capoufficio o un collega che si trasforma in un persecutore che mente, si lamenta, critica, umilia, ricorre al ricatto morale e colpevolizza. Un vero e proprio vampiro che si nutre delle energie e delle emozioni dell'altro e lo sfrutta per soddisfare i suoi bisogni.