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Carlo Carena
Carlo Carena, nato a Borgomanero nel 1925, laureato in Lettere all’Università di Torino, docente di Lettereitaliane, latine, greche e di Storia dell’Arte nei Licei, assistente di Letteratura latina allaFacoltà di Lettere dell’Università di Torino. Ha tradotto e curato: presso Einaudi: Eschilo, Le tragedie (1956), Plutarco, Vite parallele(1958), Plauto, Le commedie (1975), Agostino, Le confessioni (1984, 2000) e La città di Dio(1992), Poeti latini della decadenza (1988), le Lettere di san Paolo (1990, 1999), Erasmo da Rotterdam, Il lamento della Pace (1990) e L’elogio della Follia (1997); nella collana del Classici latini e greci Utet: le Opere di Virgilio (1971); nella collana degli Scrittori greci e latini della Fondazione Valla: la Vita di Agostino di Possidio e alcune Vite parallele diPlutarco. Per l’edizione del bicentenario del Poligrafico dello Stato ha tradotto le Satire e le Epistole di Orazio (1994, 1997). Gli sono stati conferiti nel 1991 il Premio San Gerolamo, nel 1993 il Premo nazionale per la traduzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, e il Premio Grinzane Cavour. Dirige la collana I classici dell’editore Dadò di Locarno. Sue sono le voci “Filologia” e “Rovina-Restauro” dell’Enciclopedia Einaudi. Suoi contributi si trovano fra l’altro negli Atti del convegno di Palermo su “La traduzione dei testi classici” del 1988, in quelli dei convegni ovidiani di Sulmona del 1989 e 1994; del XIX convegno di Bressanone sulla Palinodia (1991), e della fondazione Giorgio Cini di Venezia su Le metamorfosi del ritratto (Olschki, 2002).
Inoltre nell’Omaggio a Gianfranco Folena (Editoriale Programma, 1993), e in Di fronte ai classici (Rizzoli, 2002). Collabora a “Humanitas”, “Lingua e letteratura”, “Paragone”, “Testo a fronte”, agli “Annali manzoniani” e al supplemento culturale di “Il Sole24ore”.
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Il Lamento della Pace
Erasmo da Rotterdam
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
"Ogni volta che le Sacre Scritture designano la felicità perfetta, lo fanno col nome della pace. Isaia ad esempio dice: "Il mio popolo dimorerà nello splendore della pace". E altri: "La pace sopra Israele". Isaia ancora parla con ammirazione di "coloro che annunciano la pace, annunciano il bene". Chiunque annuncia Cristo, annuncia la pace; chiunque predica la guerra, predica chi è più diverso da Cristo. Suvvia dimmi, cosa spinse il Figlio di Dio a scendere in terra, se non la riconciliazione del mondo col Padre, la fusione degli uomini fra loro mediante l'amore reciproco e indissolubile, e infine l'instaurazione della sua stessa amicizia con l'uomo? Era stato inviato dunque come mio ambasciatore, sosteneva la mia causa."
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di:
Carlo Carena
SE
ISBN: 978-88-6723-102-7
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Pag. 97 Formato: 10,5 x 19,5 cm. Anno: 2014
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