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James Hillman, Sonu Shamdasani
James Hillman, nato nel 1926 ad Atlantic City (New Jersey), ha diretto lo Jung Institut di Zurigo e fondato il Dallas Institute of Humanities and Culture. Dal 1970 dirige la rivista Spring che accoglie i maggiori contributi alla psicologia archetipica, il più originale sviluppo della psicoterapia di derivazione junghiana.
Sonu Shamdasani, eminente storico della psicologia e della psichiatria, insegna al Centre for the History of Psychological Disciplines dello University College di Londra. È cofondatore ed editor generale della Philemon Foundation, un'organizzazione costituita allo scopo di promuovere una nuova edizione storico-critica delle opere complete di Jung, comprensiva anche di tutti i testi (manoscritti, seminari, carteggi) ancora inediti. Tra i suoi saggi tradotti in italiano: Fatti e artefatti. Su C.G. Jung, sul Club psicologico e su un culto che non è mai esistito (2004), Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza (2007) e Jung messo a nudo dai suoi biografi, anche (2008). Per Bollati Boringhieri ha curato il seminario di Jung La psicologia del Kundalini-yoga (2004) e ha pubblicato Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica (2012), scritto con Mikkel Borch-Jacobsen.
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Il Lamento dei Morti
La psicologia dopo il Libro Rosso di Jung
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Novità |
Abbiamo ucciso i morti, e adesso ci aggiriamo in una vita che è poco più di un pregiudizio, lontani dalla pienezza dell’esistenza. Ecco il sintomo collettivo, la malattia di cui soffre la nostra cultura, e che le psicoterapie tentano invano di sanare. Lo intuì un secolo fa C. G. Jung, quando iniziò quella discesa nei propri abissi inferi che avrebbe speso anni a trascrivere, calligrafare e corredare di immagini sfolgoranti, consegnando poi il testo a un silenzio infranto solo nel 2009, con l’edizione che lasciò stupefatti: il Libro rosso. Hillman, lo junghiano «eretico» più noto al mondo, e Sonu Shamdasani, che nella cura del Libro rosso – uscito con grande successo in traduzione italiana presso Bollati Boringhieri – ha profuso un molteplice ingegno. Nel clima sintonico creato dalla loro spigliata libertà intellettuale, conversano a caldo sul significato di un’impresa per cui vanno cercate le parole adatte al di fuori dei linguaggi specialistici, in direzione metaforica, poetica e drammatica. Attraverso il dialogo di Hillman e Shamdasani si precisa così l’entità dello scotimento.
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