Tutta la logica dell'oligoterapia - la cui storia inizia in epoca caldea, 6000 anni prima di Cristo -, così come quella della vitaminoterapia, è fondata su questo assioma inconfutabile: quando un organismo è malato, esso non funziona più normalmente; per riequilibrarlo, è cosa biologica, vale a dire in accordo con la vita, utilizzare gli elementi che naturalmente lo fanno funzionare: gli oligoelementi catalizzatori. L'impiego degli oligoelementi a scopo terapeutico è nato dall'intuizione di due medici, i dottori A. Suter e J. Ménétrier, in un'epoca nella quale le conoscenze scientifiche erano ben lontane dal provare il serio fondamento della loro applicazione. Oggi non è più così, grazie alla scoperta dei meccanismi della catalisi biologica; ma l'ostracismo del mondo medico e farmaceutico,purtroppo, spesso continua a rifiutare fatti biologicamente riconosciuti e virtù terapeutiche indubitabili. Parimenti alle vitamine e agli enzimi, sui quali essi agiscono, gli oligoelementi sono catalizzatori delle funzioni di qualsiasi organismo; sono elementi minerali presenti nel corpo umano in tracce, cioè in piccolissime quantità (meno dello 0,1% del nostro peso totale), e ciò spiega l'etimologia del loro nome, il cui suffisso "oligo" significa appunto in graco "poco".