Una scia di infinite stelle ripercorre la straordinaria vita di Raymond Moody, studioso delle esperienze di premorte e della possibilità di entrare in contatto con i defunti. La sua ricerca pioneristica, che ha sfidato i pregiudizi scientifici e sociali nei confronti di un argomento così delicato e fondamentale per l’uomo, è stata d’impulso per tutti gli studi successivi. La depressione che colpì Moody da giovane a causa di una malattia mal diagnosticata lo condusse a dedicarsi interamente alla ricerca di ciò che c’è oltre la vita, in particolare allo studio di quello che avviene in punto di morte e di che cosa succede alle persone che «ritornano» alla vita perché non era ancora giunto il momento del loro passaggio ultraterreno.