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Michele e Graziano Moramarco
Michele Moramarco, saggista e autore musicale, ha curato la Nuova Enciclopedia Massonica in tre volumi (Reggio E., Ce.S.A.S, 1989-1995; seconda ed. Foggia, Ba-stogi, 1997) e collaborato - su temi di spiritualità e simbologia - a opere antologiche o enciclopediche (per le edizioni Utet, Sugarco, Giunti). Sulla tradizione zoroastriana ha scritto Il Mazdeismo universale. Una chiave esoterica alla dottrina di Zarathushtra (Foggia, Bastogi, 2010). Si è occupato di storia dello spettacolo, con il volume Imitici Gufi (Reggio E., Edishow, 2001). Ha pubblicato quattro ed di canzoni e brani strumentali, l'ultimo dei quali, Come al crepuscolo l'acacia, è uscito nel 2013 per l'etichetta romana Heristal Entertainment.
Graziano Moramarco, laureato in discipline economiche presso la Facoltà di Scienze Politiche a Bologna, lavora in un centro di ricerca e consulenza internazionale, dove si occupa di modelli econometrici. Coltiva studi filosofico-religiosi (relativi soprattutto alle correnti minoritarie del Cristianesimo) e musicali.
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I Magi Eterni
Tra Zrathushtra e Gesù
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Novità |
Questo libro esplora la visione mazdeo-cristiana: i suoi nessi con i miti diluviani, con le Sette Leggi di Noè e il culto dell'Agnello mistico, le sue idee sul mondo celeste e sulla guerra cosmica, la sua profezia della salvezza universale. "Ora avvenne che quando il Signore Gesù nacque a Betlemme... [i Magi] vennero da Oriente, come aveva predetto Zarathushtra ". Così il tardo Vangelo dell'Infanzia arabo-siriaco. E in quello armeno essi dicono: "La testimonianza che possediamo non proviene da uomo né da altra creatura. È un mandato divino ". Guidati da un'enigmatica Stella, i Magi raggiungono il Cristo/ Saoshyant, il Salvatore che l'antica religione iranica, il Mazdeismo, attendeva. Solo il Vangelo di Matteo, tra quelli canonici, riporta l'episodio, ma tra i seguaci della nuova fede non furono pochi a vedere, nell'opera di Gesù, le tracce della religione della Luce. Tra gli altri, nei secoli, il vescovo nestoriano Solomon di Bassora, che nel suo Libro dell 'Ape (XIII sec.) fa dire a Zarathushtra: "Io e lui siamo uno ", il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino, lo scrittore "trascendentalista" R.W. Emerson, il teologo protestante W. Monod.
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