Ci vorrebbe una nuova economia, più giusta: sempre più spesso si sentono riecheggiare queste parole, nel dibattito politico come nella società civile. Ma quali caratteristiche dovrebbe avere questa nuova economia? E in che senso dovrebbe essere diversa dal sistema attuale, che bene o male ha procurato un benessere diffuso e assicurato una rete di sicurezza anche alle fasce più deboli della popolazione? La riforma del sistema economico vigente ruota intorno ad alcuni punti ineludibili: la sostenibilità economica, la giustizia sociale, il rispetto dell’ambiente, ma ciò che più conta, scrive Reina, è che cambi la scala di valori su cui «si regge» la nostra società: basta allo sfruttamento incondizionato delle risorse, basta alla crescita continua, basta alla speculazione finanziaria, basta alla ricchezza esclusiva, basta i manager onnipotenti e iperpagati, basta alle banche che fanno trading.