Ci voleva un libro come quello di Sam Kean – intreccio di eclettismo disciplinare e vasta erudizione – perché dietro ogni simbolo e ogni numero atomico si spalancassero sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell’esperienza e della conoscenza umana. Come quelle arcaico-antropologiche sull’antimonio, elemento che troviamo nel giallo del palazzo di Nabucodonosor e nel mascara delle donne egizie, usato per sedurre come per incutere terrore. O quelle storico-politiche sul molibdeno, che i tedeschi della Grande Guerra, dopo aver compreso che avrebbe rinforzato l’acciaio dei loro cannoni – le Grandi Berte –, contenderanno in una remota miniera del Colorado al bandito Adams «Due Pistole». O, ancora, quelle medico-sanitarie sulla tossicità del nitrato d’argento (a lungo adottato per curare la sifilide) contrapposta alle qualità terapeutiche dello zolfo, alla base del prontosil, sulfonamide e primo chemioterapico antibatterico. O, infine, quelle fisico-cosmologiche: tutti gli elementi della tavola, infatti, condividono la stessa genesi