Deciso avversario dell'attuale frantumazione del campo della psicologia in più discipline specialistiche, delle odierne confusioni e ipersemplificazioni, Bruner propone una «psicologia culturale», di cui è elemento essenziale la circolarità del pensiero narrativo, contrapposto al pensiero «scientifico». Con una serie di argomentazioni puntuali e convincenti e con tutto il calore della sua umanità e della sua lunga esperienza, Bruner ci dice che oggi lo psicologo deve avventurarsi al di là degli obiettivi tradizionali della scienza, alla ricerca non delle cause ma dei significati dei nostri pensieri, sentimenti e comportamenti.