Le immagini provenienti dal carcere di Abu Ghraib hanno trasformato "le denunce di presunte torture segnalate da Amnesty International" in prove schiaccianti della brutalità e degli orrori compiuti dai militari angloamericani nelle prigioni irachene, nonostante l'allarme tempestivo lanciato dalla Sezione Italiana dell'associazione attraverso documenti diffusi alla stampa e su Internet e tramite incontri con funzionari del governo, in cui segnalava l'emergere di quello che poi sarebbe diventato "il sistema della tortura".
Un anno di denunce inascoltate, che hanno contribuito a creare un clima di impunità in cui tutto quello che accadeva in Iraq sarebbe stato tollerato. Clima cui fanno riscontro, nel nostro paese, la lentezza e i passi falsi del dibattito parlamentare sull'introduzione del reato di tortura nel codice penale.