Questo libro è l'entusiasmante racconto dell'avventura chiamata "educazione dell'essere umano", un'arte che rappresenta la responsabilità più elevata e il dovere più sacro per la società, garanzia di rinnovamento e di progresso. Il titolo è volutamente ambiguo: insegnare l'arte e insegnare attraverso l'arte sono due realtà pratiche assolutamente inscindibili, soprattutto per la pedagogia steineriana, che la nostra Autrice ha vissuto e applicato sul campo.
L'insegnamento è un'arte che certo intellettualismo può soffocare. Ed è partendo da quest'affermazione e dalle teorie di Rudolf Steiner che, nel 1919, nacque in Germania la prima scuola Waldorf, un'istituzione fondata sull'autogestione e su una didattica mirata alle reali esigenze dei ragazzi, una pedagogia e un sistema scolastico a misura d'uomo, un sistema capace di influire in modo benefico sia sugli allievi che sulla società, una scuola aperta a tutti, indipendentemente dalle convinzioni personali o dallo status sociale.
Il primo compito essenziale del docente è quello di non nuocere all'Io dell'allievo, che si sviluppa secondo precisi cicli di sette anni, in modo tale che possa servirsi liberamente del corpo e dell'anima, strumenti formati con l'aiuto del maestro proprio per questa ragione.
Insegnare non significa creare cloni ma entrare in rapporto di simpatia, per poter conoscere il mondo con fiducia e libertà, per suscitare e coltivare determinate facoltà umane, indispensabili a un'armonica convivenza nel mondo, i cosiddetti "organi interiori" finalizzati al conseguimento della libertà, dell'uguaglianza e della fraternità.
La prosa della Baldassarre è ora essenziale, ora barocca, tuttavia sempre "impegnata" a rintracciare contenuti utili al lettore: Steiner, ma anche Piaget, Corman e molto Saint-Exupéry, l'autore del Piccolo Principe, che invita a incontrare il nostro Io bambino per progettare un nuovo futuro.