Viaggiatore antropologo, Canestrini guarda qui l’Italia dei souvenir con occhi diversi. Ne risulta un percorso nel mondo degli oggetti ricordo che si svolge lungo un cammino sorvegliato da insegne e da simboli bizzarri,in parte ancora da scoprire e interpretare. La via dei souvenir è costellata di piccoli mostri (dal latino "monstrum", stranezza mostrata) che servono per ricordare.
Una passeggiata libera da costrizioni disciplinari che comporta diverse incursioni nel passato, evitando tuttavia l’inutile distinzione tra il viaggiatore colto e interessato di stampo romantico e il turista distratto e annoiato che fa la gioia dei "tour operators" del giorno d’oggi.
Attraverso un’analisi degli oggetti ricordo (i più significativi o sorprendenti dei quali riprodotti in tavole fuori testo a colori), Canestrini ci introduce in realtà a una problematica del viaggio che trova nei souvenir i suoi piccoli ma significativi trofei.