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Il libro spazia dalla biologia all'economia, dalla storia delle religioni all'antropologia, lungo il percorso delle relazioni tra umanità e natura, interpretandone il nefasto rapporto di dominio come derivato dal simmetrico rapporto di dominio tra umani e umani, cioè tra anziani e giovani, tra uomini e donne, tra padroni e servi... E postula libertariamente, dopo lo storico emergere e affermarsi nei millenni del principio gerarchico, la sua dissoluzione, proponendo un'affascinante versione sociale dell'ecologia, ben al di là del banale ambientalismo conservativo e conservatore.
L'ecologia della libertà è l'opera complessiva della maturità intellettuale di Murray Bookchin.
È anche un "classico" del pensiero ecologico e insieme del pensiero utopico contemporaneo, in cui si fondono, come scrive Noam Chomsky, "l'originalità, la vasta erudizione e la lucidità interpretativa caratteristiche di tutto il lavoro di Bookchin".
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