Società dei consumi. Abbiamo sentito così spesso nella nostra vita questa frase che ciò a cui essa rimanda ci sembra ovvio, familiare, naturale.
E percepirci come ‘consumatori’ è talmente scontato che se qualcuno ci chiedesse ragione di questa ovvietà gli risponderemmo scoraggiati: ma che domanda è questa?
Il lavoro che presentiamo muove dal dubbio che quanto più qualcosa ci appare evidente di per sé, tanto meno esso lo è davvero.
Cosa sia oggi e qui la ‘società dei consumi’ e più ancora chi siamo noi ‘consumatori’ nelle nostre pratiche quotidiane, quali dispositivi e quali routine precedono o sotterraneamente ci muovono nel nostro agire, ci è sembrato non meno malsicuro di cosa sia diventato, o stia diventando in questa stessa società, il lavoro, e di chi siamo davvero noi in quanto ‘lavoratori’. Il libro si snoda intorno ad alcuni assi portanti.
La caccia, l’inseguimento e la cattura del cliente.
La caccia etica e la caccia del lavoro futuro.
L’osservazione e il controllo del cliente. L’interazione programmata cliente-lavoratore.
La fidelizzazione, ovvero, l’impresa criminosa. L’esplorazione, effettuata con gli strumenti della socioanalisi narrativa, ha assunto come analizzatore il territorio dei supermercati, degli ipermercati e dei grandi centri commerciali, epicentro spettacolare dei processi e delle trasformazioni in questione.
La storia e l’evoluzione di queste ipermacchine del consumo sono anche il tema del breve saggio di Stefano Franzoni che accompagna la ricerca.