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Fonte di antichissima sapienza o falso ben congegnato? Un'opera dall'intensissima forza contemplativa e letteraria che da piú di sette secoli custodisce il proprio mistero. Frode di imbroglioni, lo definí l'Ottocento positivista.
Libro santo e antichissimo lo credono, ancora oggi, gli ebrei ortodossi di tutto il mondo. Ai cabbalisti cristiani, dal Rinascimento al tardo Romanticismo, il Sefer ha-zohar (Il libro dello splendore) ha offerto materiale di propaganda missionaria, grazie alle profezie cristologiche che vi sarebbero adombrate. A storici del pensiero e antropologi appare come il prezioso documento di una rarefatta fenomenologia religiosa.
A grandi scrittori come Proust e Borges è sembrato un'inesauribile fonte di racconti e scenografie cosmiche. In questo deposito di arcani ognuno ha trovato ciò che cercava, anche la ricetta della felicità.
Questa edizione curata da Giulio Busi è la prima antologia in lingua italiana che ricostruisce la complessa e affascinante storia del libro, commentandolo capitolo per capitolo, decriptandone le piú profonde associazioni simboliche.
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