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Paolo Cacciari racconta 101 buone prassi di economia solidale e di buen vivir, dall’agricoltura alla finanza, dall’urbanistica alla salute: una raccolta – curatissima e aggiornata – di progetti da tutta Italia, capaci di scardinare il sistema fondato sul capitale. Un meticoloso lavoro di ricerca e narrazione: le iniziative di un “popolo” – sempre più numeroso – di “obiettori di coscienza al mercato”.
Sono i decrescenti e i “transizionisti” delle Transition Towns, i contadini della filiera corta e i consumatori critici, i banchieri etici e i produttori di pubblica felicità, i restauratori di case (o di cose) e i permacultori, gli ingegneri rinnovabili e i pubblicitari pentiti e molti altri. Una rete ampia e plurale che propone di trasformare i nostri stili di vita a tutto vantaggio dell’ambiente e delle persone.
L’invito è a partecipare, con la propria personale “rivoluzione”. Scrive Cacciari “Il cambiamento ci sarà solo se sapremo immaginare una vita diversa, liberata dagli imperativi del sistema economico che ci soverchia”.
Nell’ampia presentazione, Aldo Bonomi sottolinea la dimensione locale delle “piccole rivoluzioni”: “[Questo libro] è anche un repertorio di protagonismo dei luoghi.
Dove fare impresa di comunità e rivitalizzare spazi dismessi, condividere conoscenza e beni, disegnare filiere corte e circuiti solidali”
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