|
L’evento è senza ragione, senza fondamento, senza fondo. Arriva e accade in un incontro. Ma se vi è incontro, vi è incontro sempre con un altro, mai con l’alterità in generale. Henri Maldiney
Tracciando le caratteristiche fondamentali dell’intersoggettività, le modalità dell’esplorazione della coscienza, i dispositivi di vulnerabilità fondamentali, quali il conflitto, il trauma, i disturbi dell’emotività e le destrutturazioni della coscienza di sé, si delinea qui una mappa delle nozioni imprescindibili per la comprensione dell’uomo. E si svela la vocazione intrinseca della fenomenologia dinamica: far sì che i fatti psicopatologici restino in interazione permanente con la realtà vivente e con le strutture e l’organizzazione su cui la vita, nella sua complessità, poggia. Questo volume restituisce la fenomenologia alla comprensione di tutti, senza con ciò perdere nulla della complessità e della ricchezza che la contraddistinguono.
Attraverso le modalità comunicative di un seminario, questo Atlante riporta sinteticamente – quasi per immagini –, la definizione di concetti-base e lo scenario scientifico, culturale e pubblicistico della fenomenologia dinamica. Nel determinare le strutture portanti dell’esistenza umana, fa riferimento ai risultati della fenomenologia filosofica e dell’antropologia fenomenologica. La prima, nel rispondere a Che cos’è la coscienza? ne illustra le caratteristiche fondamentali, mentre la seconda, nel confrontarsi con l’interrogativo Chi è l’uomo? ne delinea l’idea tramite la «teoria della mente». Entrambe ci riconsegnano un’immagine dell’uomo quale essere strutturalmente in conflitto, costantemente bisognoso di una definizione di sé, mosso da quella che è per lui una legge naturale: produrre una rappresentazione della propria identità.
|