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Mi ninninna la pelle e mi sento di pietra. ... I due bambini non sanno cosa fare. Chiedono aiuto a tutti: insegnanti, bidelli e anche alunni, ma niente, neanche loro sapevano come aiutarli. Alla fine della giornata scolastica il bambino si sente molto depresso e decide di andare da Walter, il suo gelataio di confidenza, che gli dà qualche consiglio su come risolvere il suo problema... I mostri non esistono. Comprati i libri più tranquilli. Alcune mie paure sono sparite e alcune no. Sono scomparse: quella della befana, andare a scuola (alla materna), buio, l’uomo nero, fantasmi, lupo, uomini alti, ragni. Sono rimaste: serpenti, luci sconosciute. Si sono aggiunte: ladri, uomini mascherati che mi guardano e mi seguono, interrogazioni, verifiche. Ho scoperto che i miei compagni pressappoco hanno le mie stesse paure e mi ha fatto bene esprimerle e ora ho come un senso di libertà, non ho più il peso di prima.
Il libro, frutto di una ricerca svolta nelle scuole elementari e medie italiane, mette in evidenza le ragioni e i vissuti che più possono spaventare il bambino. Le parole degli stessi bambini, oltre a raccontare i vissuti di paura, suggeriscono anche le strategie per superarla e i soggetti percepiti come più vicini e utili per vincerla. L’ultima parte del libro presenta attività e schede didattiche per affrontare e superare, a scuola, le paure più comuni. Dall’analisi dei dati emerge con chiarezza che uno dei compiti primari dell’insegnamento deve essere quello di accompagnare il bambino nel suo processo di crescita, unendo in modo armonico emozioni e cognizioni.
Ogni giorno milioni di bambini vanno a scuola. La vita scolastica è occasione di crescita, ma molto spesso viene vissuta con paura e disagio. I bambini hanno paura di prendere un brutto voto, di essere presi in giro, di sbagliare un compito, di essere sgridati dalla maestra, di farsi male alla ricreazione, di dover dare la merenda ai bulli... La paura è un sentimento universale, che ci accompagna per tutta la vita e che, se vissuto in modo equilibrato, può aiutarci a sviluppare nuove forme di pensiero e strategie per affrontare la realtà. Eppure questo tema non trova spazio tra i banchi della scuola. I bambini vengono lasciati soli ad affrontare i loro problemi e la scuola, anziché ascoltarli, spesso contribuisce ad aggravare le loro preoccupazioni.
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