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Coaching cambia la prospettiva attraverso la quale guardiamo noi stessi e gli altri, perché ci insegna che in ogni persona c’è molto di più di ciò che esprime in questo momento: c’è un potenziale infinito che aspetta solo di essere risvegliato.
Il libro di Whitmore è quello che ha maggiormente contribuito allo sviluppo del coaching come professione e come cultura ma è una lettura fondamentale per tutti, e in particolare per:
ogni persona che vive all’interno di un contesto lavorativo, perché indipendentemente dalla posizione ricoperta, tutti i giorni ci relazioniamo con superiori, colleghi e collaboratori e grazie al coaching possiamo imparare a farlo meglio; i coach di professione, per la nuova prospettiva che offre alla loro attività, da oggi protagonista di un grande cambiamento;
tutti coloro che desiderano elevare le proprie performance, nel lavoro così come nello sport: grazie a una mente vincente ogni giorno possiamo superare gli standard a cui ci siamo abituati; i leader di oggi, perché possano imparare a diventare i leader del futuro; chi crede nell’intelligenza emotiva, nell’approccio olistico e nella responsabilità sociale di ognuno di noi. In ogni persona c’è molto di più di quello che rivela in questo momento: il coaching può liberare il potenziale inespresso e massimizzare le prestazioni di ognuno di noi. Antonella Rizzuto, Trainer ispirazionale
Il coaching è un ottimo strumento per migliorare la performance delle persone, perché è volto a sviluppare consapevolezza, responsabilità e fiducia in sé. Un’azienda che può contare su collaboratori dotati di queste caratteristiche è destinata al successo. Paolo Borzacchiello, Coach e Formatore
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