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Homo homini lupus. Molto prima di Hobbes e fino ai nostri giorni, per duemila anni, fra miti, religioni, filosofia e scienza, la civiltà occidentale è stata ossessionata dallo spettro di una natura umana così avida e litigiosa, così «bestialmente» egoista che dev'essere tenuta a bada da un pugno di ferro istituzionale e tale da giustificare gerarchie e disuguaglianze sociali. Questa idea presuppone una contrapposizione di natura e cultura che antropologia e paleontologia contraddicono. La natura dell'Homo sapiens è la sua cultura, anzi le sue culture. L'idea stessa che siamo schiavi delle nostre inclinazioni animali è una creazione socio-storica, cioè culturale. Un'idea non proprio felice, visti i risultati
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