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Dopo Bob Dylan e gli Stones, Martin Scorsese continua il suo viaggio nella grande musica pop/rock del Novecento con un documentario sulla vita di George Harrison, il “terzo” Beatles, il chitarrista, colui che più di tutti gli altri ha saputo defilarsi dalle scene scegliendo un percorso spirituale intimo e irripetibile.
George Harrison: Living in the Material World è prima di tutto il racconto di un’esperienza straordinaria e fuggente, gli otto anni che hanno cambiato la storia della musica pop con la rivoluzione culturale dei Beatles, un quadrato illuminato da un successo immortale di cui George Harrison era un vertice. Poi, dopo il 1970, la storia di un uomo in viaggio verso una spiritualità sempre più intensa, una ricerca di se stesso e di nuovi significati costellata da nuovi successi da solista.
Una storia di musica e vita raccontata sulla scena, oltre che da Harrison stesso e dagli altri tre Beatles, da personaggi come Ravi Shankar, Eric Clapton, Jackie Stewart, Terry Gilliam, George Martin, Jane Birkin, Yoko Ono, Klaus Voorman, Phil Spector, Tom Petty e altri ancora, compresi moglie e figlio di Harrison. Nel LIBRO intervista al regista, il ruolo della musica nel cinema di Scorsese, analisi critica del film. A cura di Federico Pontiggia.
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