La porta dell’infinito non è solo un libro, ma la testimonianza di una storia e una visione uniche: «Il mio interesse è svegliare le coscienze, guarire il corpo è una naturale conseguenza. Quando la scienza, la mistica, la religione si incontreranno l’uomo conoscerà qualcosa di più della verità con la “V” maiuscola. Tutto è collegato, tutto è connesso e comprende tutto in un unico piano: l’unica via è nell’uomo, il quale deve acquistare consapevolezza delle sue capacità, capacità divine, nelle quali ancora non crede. Se non abbiamo questa coscienza e in noi non c’è l’amore che ci ha raccomandato, non arriveremo a nulla».
Un evento scatenante e la scoperta di avere un potere, anche se forse sarebbe meglio parlare di “dono”: è quello che è accaduto a Ettore De Gennis, terapeuta psichico e guaritore spirituale.
Durante la seconda guerra mondiale viene colpito da una bomba. I medici gli dicono che non arriverà alla mattina, lui arriva a quella e a molte altre. Il trauma provoca però l’apertura di “qualcosa”, e da allora l’autore sperimenta bilocazione, preveggenza, capacità di guarigione.
Con questa autobiografia divulga al grande pubblico l’eccezionalità della sua esperienza: dalle comunicazioni con i Fratelli di luce e il messaggio di amore che ci inviano attraverso di lui alle numerose guarigioni fisiche e spirituali che sono avvenute grazie al suo tocco e all’energia che vi è fluita attraverso.