Duro e scabroso, il racconto che dà il titolo al libro ci presenta un protagonista - che è poi uno sguardo, una voce - in fuga da una casa all'altra in un crescendo di ossessioni che lo porteranno a un conclusivo gesto brutale. Non c'è psicologia, ma il quadro nitido di una violenza quasi maniacale, reso con un tono di assoluto controllo e di traslucida freddezza.
Nel vuoto surreale del racconto "La Camera blu", affidato anch'esso ad un'atonale voce monologante, un bambino scopre il sesso nella convivenza con un'ignara vecchia cieca. Il silenzio che avvolge i due personaggi ed esclude ogni comunicazione, è animato da invenzioni fantastiche e tuttavia non gratuite, come i foglietti che il ragazzo nasconde all'interno di una testa di gesso del Parini. "La buca", invece, ha per tema la percezione infantile e la sua naturalità.